Sommario
 
1- Il messaggio del Presidente
2- Il Governo “se ne frega” degli Italiani all’estero
3- Insegnare l’Italiano. Una testimonianza di Ernestina Giusti
4- Elezioni Comites: l’importanza di partecipare

                    IL MESSAGIO DEL PRESIDENTE
Questo, dopo il numero Zero dello scorso 7 Settembre, e’ il primo numero della newsletter dell’Associazione “Identita’ Italiana- Italiani all’estero”.
              A due anni dalla fondazione dell’Associazione, abbiamo deciso di dotarci anche di questo strumento per comunicare con i nostri iscritti, i nostri amici, le Associazioni consorelle che organizzano le comunita’ italiane e di italodiscendenti nel mondo, gli enti pubblici e privati che contribuiscono a diffondere la lingua e la cultura italiana nei cinque continenti.
                          Rivolgiamo pertanto un cordiale saluto a tutti coloro che riceveranno questo nostro messaggio e riaffermiamo il nostro impegno per la salvaguardia dell’Italianita’ intesa come cultura, lingua, storia e come retaggio comune di tutti noi Italiani in Patria e all’estero.
                         A tutti gli amici rivolgiamo l’invito a seguirci sulla nostra pagina Facebook (Identita’ Italiana – Italiani all’estero, che in due anni ha raggiunto piu’ di 4.000 seguaci in tutto il mondo) e sul nostro sito web, www.identitaitalianiestero.it, nonche’ ad iscriversi all’Associazione, compilando l’apposito modulo sul nostro sito web.
                   Alle Autorita’ Diplomatiche e Consolari Italiane confermiamo il nostro impegno alla collaborazione in uno spirito di reciprocita’ e nella condivisione dell’intenti di sviluppo e promozione delle nostre comunita’.
                         Ai Dirigenti e ai Docenti delle Scuole Italiane (Statali, Parificate, Private) che in ogni angolo del mondo contribuiscono a far sì che la Lingua Italiana sia tra le piu’ studiate al di fuori dei confini nazionali, la nostra ammirazione e il nostro plauso per il lavoro che svolgono.
                     A tutte le Associazioni e a tutte le Comunita’ Italiane sparse nei cinque continenti l’offerta e la richiesta di collaborazione per progetti condivisi di promozione culturale.
                             A tutti gli organi di informazione il nostro sincero ringraziamento ed apprezzamento per il lavoro che, pur tra mille difficolta’, svolgono per mantenere vivo il legame tra noi emigrati e la Madre Patria.
                         Il Presidente  Aldo Rovito
                                     *** 



2      Il Governo “se ne frega” degli Italiani all’estero   (ma forse qualcuno che pensa a noi, in Italia c’e’).
     
Così l’Agenzia Italia Chiama Italia titolava, alcune settimane orsono, un articolo del suo direttore per sottolineare come l’attuale Governo italiano, presieduto dal Dottor Draghi e sostenuto da quasi tutti i partiti italiani di centrodestra e centrosinistra, continui a non occuparsi dei problemi di quegli oltre sei milioni di Italiani che vivono al di fuori dei confini nazionali. La nostra Associazione, gia’ il 21 febbraio scorso con un comunicato stampa aveva commentato molto negativamente il fatto che nel dibattito in Parlamento per la fiducia al Governo, il Presidente Draghi avesse completamente ignorato le nostre problematiche, e questo, malgrado molte espressioni della nostra emigrazione, ed anche la nostra Associazione si fossero fatte carico in precedenza di rappresentargli problemi e sottoporgli soluzioni. Peraltro il Governo Draghi non fa che continuare un andazzo che dura ininterrottamente da tutto il dopoguerra( salvo la breve parentesi del Governo Berlusconi del ’94, col Ministro per gli Italiani nel Mondo, il compianto Mirko Tremaglia) di completo disinteresse per gli Italiani nel Mondo. Negli ultimi 15 anni poi la situazione e’ peggiorata con i vari “tagli alle spese”, che hanno visto depauperare di personale i nostri Consolati (rendendo ancora meno efficienti i servizi offerti alle nostre comunita’), ma anche le Scuole Statali Italiane all’Estero (una volta “fiore all’occhiello” del nostro Paese). Solo le Amministrazioni Regionali (non tutte e non tutte nella stessa misura) hanno mantenuto in vita un certo rapporto con i corregionali eamigrati, anche se spesso si e’ speso piu’ per iniziative propagandistiche e clientelari che per concrete attivita’ di sostegno alle nostre comunita’. In Italia non ricordano come nell’immediato dopoguerra, fu con le risorse dell’emigrazione (le rimesse dei nostri emigrati alle famiglie che servivano al pareggio della nostra bilancia valutaria, il sacrificio dei nostri lavoratori inviati nelle miniere in Belgio che consentirono l’approvvigionamento di carbone per il nostro sistema industriale) che l’Italia si riprese dalle rovine della guerra e della guerra civile, rendendo possibile il “miracolo economico” degli anni ’60, così come oggi una buona parte del successo dell’export italiano sia dovuto proprio all’influenza di noi emigrati che hanno diffuso in passato ed ancor piu’ nel presente il gusto per il “prodotto in Italia”, come sinonimo di “bello, buono e ben fatto”. Ma in questo quadro scuro, forse qualcosa di positivo si muove, se e’ vero come e’ vero, che, notizie giunte in questi giorni da due Citta’ italiane (Busto Arsizio e Torino), ci fanno sapere  della intenzione di alcuni candidati alle elezioni amministrative del prossimo 3 ottobre, di proporre presso i loro Comuni la istituzione di “un ufficio preposto ad allacciare, estendere e sviluppare i rapporti con i concittadini emigrati all’estero e con i loro discendenti”. La motivazione dell’impegno preso da Ferrante de Benedictis, Candidato al Consiglio Comunale di Torino, e da Massimo Robella, candidato al Consiglio della Circoscrizione 6 del Capoluogo piemontese, sono riassunte in queste parole: “Le radici sono la nostra forza, la nostra identita’; la Citta’ di Torino non puo’ e non deve dimenticare i suoi figli che o per scelta o per chiamata del destino si sono trasferiti all’estero, molti dei quali si sono distinti in ogni campo della societa’, dando grande lustro a Torino e al Piemonte”. Con analoghe motivazioni lo stesso impegno ha preso il giovane studente universitario Alex Grassi, candidato al consiglio comunale di Busto Arsizio (Varese). Certo, una rondine non fa primavera, ma chissa’,  forse qualcosa si muove.  (R.A.)                           
***



3  
                   Elezioni dei Comites: l’importanza di partecipare.
Il 3 Settembre sono state indette le elezioni per il rinnovo di 107 Comitati per gli Italiani all’estero (COMITES) e per la elezione di 13 nuovi COMITES che saranno eletti per la prima volta nelle circoscrizioni consolari che hanno superato la soglia di 3.000 connazionali iscritti all’AIRE. I Comites di nuova istituzione si trovano a Helsinky, Capodistria, La Valletta, Mosca, Arona (Spagna), Istanbul, Budapest, Santo Domingo, Casablanca, Gerusalemme, Tokyo, Singapore, e Canberra.
           Per esercitare il proprio diritto di voto, bisogna essere iscritti all’AIRE ed essere residenti nella Circoscrizione consolare da almeno sei mesi, ma sopratuuto occorre inviare al proprio Consolato una apposita istanza di iscrizione come elettore, su modulo gia’ predisposto. L’istanza puo’ essere consegnata a mano presso il Consolato oppure inviata, unitamente a copia di un documento di identita’ in corso di validita’, per posta ordinaria o per posta raccomandata o per posta elettronica o per Posta Elettronica Certificata (PEC), oppure attraverso il Sistema Informatico Fast-It. L’iscrizione va effettuata entro il 3 Novembre 2021.
             Chi si sara’ registrato ricevera’ successivamente dal Consolato il plico elettorale contenente la scheda elettorale sulla quale esprimere il proprio voto e la bsta preaffrancata con la quale rispedirla al proprio Consolato al quale deve pervenire entro il 3 Dicembre 2021.
               In sostanza, a differenza delle elezioni politiche e di quelle per i referendum, in occasione delle quali tutti gli iscritti all’AIRE ricevono il plico elettorale, nelle elezioni per i COMITES bisogna segnalare al Consolato la propria volonta’ di partecipare al voto.
 
MA COSA SONO I COMITES?
                Secondo la legge istitutiva, i Comites  sono l’organismo rappresentativo degli Italiani residenti all’estero nel territorio di una determinata Circoscrizione Consolare. In questa definizione, forse un po’ troppo ampia per non essere generica, e’ possibile individuale le potenzialita’ di questi organismi di rappresentare con forza presso i propri Consolati i problemi delle comunita’ italiane, suggerire e stimolare soluzioni, ma anche denunciare inefficienze e carenze.
                  Affinche’ tale attivita’ possa nell’interesse dei connazionali svolgersi con forza ed autonomia, occorre che alle elezioni partecipi il maggior numero possibile di connazionali. Non serve a nulla lamentarsi del fatto che presso quel Consolato e’ difficile avere un appuntamento, che la pratica di iscrizione all’AIRE tarda ad essere definita per piu’ di sei mesi, che il sistema di prenotazioni non funziona, ecc…. Occorre dare forza a chi ci dovra’ rappresentare e la forza potra’ essere data da una partecipazione al voto superiore a quella, troppo ridotta, delle ultime elezioni.

PARTECIPARE, PARTECIPARE, PARTECIPARE.
                    La nostra Associazione (che, lo ribadiamo, e’ e vuole rimanere apolitica ed apartitica) non prendera’ parte  direttamente a queste elezioni, fatta salva la possibilita’ dei singoli iscritti e dirigenti di candidarsi   a titolo puramente individuale, ma rivolge fin d’ora un forte appello a tutti i connazionali residenti all’estero a registrarsi come elettori presso il proprio Consolato.

      Piu’ numerosa sara’ la partecipazione al voto, maggiore sara’ la forza che i singoli COMITES (indipendentemente da chi saranno i rappresentanti eletti) avranno per  valorizzare le rispettive comunita’ di Italiani all’estero, per essere interlocutori credubili e portavoce dei nostri interessi, delle nostre esigenze e, perche’ no? delle nostre lamentele e proteste.
                                                                                                                                                      Identita’ Italiana – Italiani all’estero
                                                                                                        ***


 4     Insegnare l’Italiano all’estero. Testimonianza della nostra amica Ernestina Giusti.
 
 Dalla nostra amica Ernestina Giusti, che originaria di Firenze, ha studiato all’Universita’ di Melbourne dal 1966 al 1970 e ha insegnato la lingua italiana a Melbourne dal 1965 al 1971 (oggi vive in Spagna a Lanzarote), riceviamo e volentieri pubblichiamo questa testimonianza:  
     
   
Premetto che quando vedo lunghi post su FB non finisco mai di leggerli, mi annoiano. Mi è stato richiesto di dare una testimonianza della mia esperienza di insegnante della lingua italiana all’estero, nel mio caso a Melbourne in Australia, e cercherò di essere più breve possibile. Istituto Minerva, scuola privata bilingue Inglese/Italiano. Inglese per immigrati italiani, italiano per professionisti australiani. Si adottava il metodo orale diretto che il Governo Australiano usava per gli immigrati stranieri. Molto efficace per la lingua italiana così difficile per studenti di origine Anglo-Sassone. Niente libri, niente terminologia grammaticale, si passavano dispense alla fine della lezione. Risultati ottimi, al punto che, chi lo desiderava, poteva arrivare alla maturità presso il  Dipartimento di Italiano dell’Università di Melbourne.  Ogni sabato era dedicato all’insegnamento dell’italiano a bambini di emigrati italiani, nati in Australia, I quali, a parte l’inglese, parlavano solo i dialetti dei genitori. Finisco col sottolineare che gli italiani che ho conosciuto erano grandi lavoratori onesti e rispettosi. Al punto tale che erano I pazienti preferiti di dottori, dentisti, oftalmologi etc,  perchè pagavano la visita subito e in contanti, mentre I pazienti australiani pagavano dopo mesi di solleciti. Buona ragione per imparare la nostra bella lingua 😁!       

  Ernestina Giusti
                                                                          ***                                                                                                   
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