Sommario

1. Le celebrazioni del 4 Novembre.

2. Elezioni Comites. Verso il voto del 3 Dicembre tra scarsa partecipazione e consuete inefficienze organizzative.

3. “ITALIAN LINKS”. Forti sconti per studiare in Italia per i figli dei nostri connazionali emigrati e per gli italodiscendenti.
 4. Un aiuto per ottenere documenti presso uffici in Italia per i nostri connazionali all’estero. 

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1.   Le celebrazioni del 4 Novembre

L’invito rivolto dalla nostra Associazione al Presidente Mattarella e al Ministro della Difesa Guerrini di ricordare durante le manifesrazioni pubbliche indette per celebrare la data del 4 Novembre – Giornata delle Forze Armate e dell’Unita’ Nazionale – anche il sacrificio degli oltre 300.000 emigrati italiani che, durante il Primo Conflitto Mondiale scelsero di rientrare in Patria per partecipare a quella che era , ed e’ tuttora, considerata la Quarta Guerra d’Indipendenza, col sacrificio della propria vita, sembra non sia stato accolto non solo perche’ nessun riscontro abbiamo ricevuto alle nostre miissive dello scorso 17 ottobre, ma perche’ nei discorsi ufficiali pronunciati dalle varie Autorita’ nel corso delle principali manifestazioni come abbiamo potuto leggere nei giornali o ascoltare nei telegiornali il tema non e’ stato affatto toccato.

Ci risulta una unica eccezione che ci preme di segnalare positivamente, proviente da Madrid dove l’Ambasciatore Dott. Guariglia, unitamente al Console Generale, si e’ recato a deporre una corona di fiori presso la lapide a ricordo dei giovani italiani che da Madrid e da Barcellona dal 25 Maggio 1915 al 4 Novembre 1918 partirono per donare la propria vita alla Patria. Ringraziamo il Dott. Guariglia per la sua sensibilita’, augurandoci di potergli esprimere di persona la nostra gratitudine.

Mentre l’Italia ufficiale ha trascurato il sacrificio di questi suoi figli (cosi’ come peraltro continua a  disinteressarsi dei reali problemi degli oltre sei milioni di Connazionali residenti all’estero) noi, con le nostre modeste forze, abbiamo dato vita a tre piccole manifestazioni patriottiche delle quali di seguito riferiamo:

In Spagna. La ricorrenza del 4 Novembre è stata celebrata a Tenerife, per impulso della nostra Associazione e la preziosa collaborazione della locale sezione dell’Associazione Nazionale Sottufficiali, con la celebrazione di una Santa Messa officiata da Don Sisto nella Chiesa Parrocchiale di San José, in Calle de la Cruz, nella cittadina di Adeje il pomeriggio di sabato 6 Novembre. Era presente un folto gruppo di connazionali, tra i quali spiccavano i rappresentanti delle Associazioni d’Arma con i loro labari (Danilo Bianchini dell’ASSOCIAZIONE SOTTUFFICIALI, Gian Paolo Bartolini, dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, Giuseppe Coviello dell’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo), la direttrice di ViviTenerife, Antonina Giacobbe, il dottor Giuseppe Stabile, rappresentante degli Italiani di Tenerife nel Comites e nel Cgie e l’avvocata Civita Masone. Durante la celebrazione della Messa il nostro Presidente Avv. Aldo Rovito, ha accennato come il 4 novembre sia la giornata in cui si onorano le Forze Armate e si celebra l’Unità Nazionale. “Noi rivolgiamo un pensiero riconoscente ai Caduti di tutte le guerre e nelle numerose Missioni di Pace, ma rivolgiamo un pensiero particolare a quegli oltre 300.000 giovani italiani emigrati all’estero che, durante la Prima Guerra Mondiale, accorsero dalle Americhe principalmente ma anche da Madrid, da Barcellona, da Parigi, da Londra, dalla Svizzera per rispondere all’appello della Patria e prendere parte a quella guerra che era considerata la Quarta Guerra di Indipendenza, sacrificando la propria vita“. Sono state poi lette la Preghiera del Volontario e la Preghiera del Marinaio.  (Un ringraziamento particolare all’officiante,  Don Sisto).

A Torino, fucina del Risorgimento e prima Capitale d’Italia, Ermanno Conte, Massimo Robella e Tiziana Franco hanno provveduto  alla deposizione di una pianta di fiori in Piazza Castello ai piedi della lapide posta sul muro esterno del Palazzo della Prefetturaa gloria perenne dei prodi che accorsero dall’America Latina e caddero dal 1915 al 1918 intrepidamente pugnando nella Guerra d’Italia. Qui  Tiziana Franco ha ricordato l’importanza di questa giornata in cui si onorano le Forze Armate e si celebra l’Unità Nazionale, giornata nella quale abbiamo voluto ricordare i moltissimi emigrati italiani che durante la Prima Guerra Mondiale scelsero di tornare in Italia per partecipare al conflitto, sacrificando la loro vita. La manifestazione e’ stata arricchita dalla presenza dell’Assessore Regionale Maurizio Marrone che ringraziamo per la sensibilità dimostrata.

Ad Alessandria, Citta’ ove si verificarono i primi moti rivoluzionari nel 1821 in Cittadella ad opera di Santorre di Santarosa sempre il pomeriggio del 4 Novembre una delegazione della nostra Associazione  con  Alessandro Bego, Simone Mantelli e Roberto Marzano,  ha deposto un mazzo di fiori ai piedi del Monumento ai Caduti situato presso i Giardini della Stazione Ferroviaria. Qui Simone Mantelli, a nome dell’Associazione, ha  brevemente ricordato i molteplici significati di questa giornata: anniversario della Vittoria nella Prima Guerra Mondiale e Giornata delle Forze Armate e dell’Unita’ Nazionale esprimendo il senso di gratitudine di tutti i patrioti per i Caduti in Guerra e in particolare per i giovani accorsi volontariamente dall’estero per prendere parte alle Guerre della Patria. Alla cerimonia hanno presenziato – e da qui li ringraziamo sentitamente – il Presidente del Consiglio Comunale di Alessandria Emanuele Locci, con i Consiglieri Piero Castellano e Carmine Passalacqua.  

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2.   Elezioni Comites. Verso il voto del 3 Dicembre tra scarsa partecipazione e consuete inefficienze organizzative

Ricordando che in questi giorni  chi ha fatto pervenire al Consolato la dichiarazione di voler votare, sta per ricevere il plico con la scheda elettorale , scheda che dopo l’espressione del proprio voto, dovra’ essere rinviata al Consolato ove dovra’ pervenire entro il prossimo 3 Dicembre, ci sembra giusto commentare la prima fase di questa procedura elettorale. Lo facciamo, per non essere tacciati di partigianeria o di posizioni preconcette, riprendendo i tratti salienti di un articolo pubblicato il giorno 9.11.2021 su “Gente d’Italia”, quotidiano in lingua italiana di Montevideo.

Arrivano i primi risultati sugli iscritti all’Albo degli elettori che potranno votare i prossimi Comites: inizialmente si è parlato addirittura di una percentuale pari a qualcosa in più dell’1% in alcune aree, ora i dati ufficiali parlano del 3,76% visto che gli elettori iscrittiall’Aire sono 4.732.741, aumentati del 25% rispetto al 2015.

“Al di là che si tratti dell’1 o del 4%, il risultato è drammatico, soprattutto alla luce dell’aumento della base elettorale di un milione di iscritti”, è questo il primo commento di Oscar De Bona, appena nominato Presidente Unaie. “Finché non si capisce che se l’Italia spende un milione di euro per gli italiani all’estero significa che ne rientrano dieci volte di più, i risultati, in generale, che riguardano le nostre comunità, saranno sempre più preoccupanti. Fare il braccino corto non porta da nessuna parte, non si può continuare a pensare che non vale la pena spendere soldi per gli italiani all’estero e fare le elezioni con tutti i crismi. C’è una grande responsabilità a livello politico. La frase ‘gli italiani all’estero sono una risorsa’ – continua De Bona – sarà anche abusata, ma resta sempre valida, peccato non si riesca a capirla fino in fondo. L’Italia deve prendere atto che gli italiani nel mondo non sono un peso ma, lo ripeto all’infinito, una risorsa, perché abbiamo tutti gli interessi a che l’Altra Italia resti legata, che comprino italiano, investano in case in Italia, continuino ad essere i nostri primi ambasciatori. Ma è il Governo, in primis, che deve crederci. Ecco anche il motivo per cui sono per il ripristino di un Ministero per gli Italiani nel Mondo”.

Anche la Senatrice Laura Garavini (Italia Viva), è pronta a commentare i risultati resi noti: “La bassa adesione è legata a quello che è il vero problema della partecipazione al voto, ossia l’inversione dell’opzione. Un meccanismo che ostacola la partecipazione, invece di favorirla. Per questo motivo, è necessario abolirla. Perché un voto poco partecipato rischia di non essere rappresentativo delle nostre comunità all’estero. I Comites, invece, sono il primo presidio istituzionale e democratico sul territorio. Ed è importante che ne rappresentino tutte le sensibilità”.

Parla di dati non incoraggianti il Senatore Francesco Giacobbe (PD), dati che “segnalano il fallimento del meccanismo dell’inversione dell’opzione del voto, un meccanismo al quale mi sono sempre opposto e che credo sia al limite della garanzia costituzionale. Non garantisce la partecipazione universale al voto democratico. Personalmente fino all’ultimo ho sperato in un breve slittamento del voto, anche a causa della crisi pandemica tuttora in corso in alcuni Paesi dove persistono delle restrizioni pesanti; un breve tempo di pausa per eliminare il meccanismo di inversione dell’opzione del voto e approvare una legge che modernizzasse la rappresentanza Comites. Ma purtroppo come sappiamo l’opposizione di alcuni gruppi parlamentari non ha permesso uno slittamento e siamo chiamati a votare con le regole dell’inversione dell’opzione. Oggi è quasi inutile cercare di individuare i responsabili, sarebbe uno scarica barile che non fa bene alla rappresentanza e alle nostre Comunità. Da questa esperienza impariamo che una seria riforma dei Comites non è più rinviabile”.

Preoccupazioni, malesseri, dubbi che forse non entrano proprio nei luminosi saloni del MAECI dove pensavano che bastasse qualche ospitata televisiva per raggiungere gli elettori all’estero cui spiegare il funzionamento dell’opzione inversa. Oltretutto, hanno sostenuto di aver messo in piedi un’efficientissima campagna informativa già da maggio scorso ed anche quel circa milione in più di iscritti all’Aire sembrava lasciare sperare in chissà quale incremento della partecipazione.

Significativa la dichiarazione di Roberto Menia, Responsabile nazionale del Dipartimento per gli Italiani nel Mondo di Fratelli d’Italia: “Non posso che ribadire quanto già ebbi a dichiarare a Gente d’Italia qualche tempo fa. Il sistema dell’opzione preventiva è incomprensibile e sbagliato, oltre che antidemocratico: se davvero si credeva all’importanza del voto dei nostri connazionali, alla loro partecipazione alla vita delle comunità, allora si doveva favorire il loro accesso al voto, non allontanarli o respingerli, delegittimando di fatto la rappresentatività e la funzione dei Comites. La percentuale infima che parteciperà a queste votazioni era ampiamente prevedibile, sia essa l’uno o il tre per cento di cui si parla”. E Roberto Menia aggiunge, a commento di questi risultati, un messaggio – sarebbe più giusto definirlo “un amaro sfogo” – ricevuto dalla Germania subito dopo aver appreso i risultati degli iscritti.

“Si tratta delle parole di un dirigente del CTIM da sempre in prima fila nelle battaglie a favore degli italiani all’estero, lo faccio mio, ma interpretando il mio stesso pensiero, mio e quello di molti altri, con tutta la preoccupazione del caso: ‘Caro on. Menia, in tutta Europa su 2.590.000 aventi diritto al voto si sono iscritti 61.448 connazionali (2,37%)!!! Se questa non è una pietra tombale per i Comites, poco ci manca. E presumo che di questo passo si ricomincerà a discutere anche sul voto e la rappresentanza parlamentare degli italiani all’estero…’. Cos’altro aggiungere?”

Non hanno voluto ascoltare, in nessun modo, gli appelli al rinvio delegando alla “politica” la decisione di cancellare l’opzione inversa che già nel 2015 aveva ridotto drasticamente la percentuale dei votanti.

Sottolinea il drastico calo di iscrizioni al voto per i Comites anche Rodolfo Ricci, impegnato nei lavori del CdP del CGIE di cui è Vice Segretario: “Abbiamo ricevuto da poco i dati relativi agli iscritti che parteciperanno alle consultazioni per il rinnovo dei Comites. Se nel 2015 sono stati circa 260mila, gli attuali 177.835 stanno a significare un calo del 31%!”. Quasi viene da pensare ad un errore, ma anche Ricci non può non far notare il famoso 1 milione e oltre di nuovi potenziali elettori che pesano, ulteriormente, sul risultato. “Non si può non parlare di un pessimo risultato, sia per quanto riguarda la partecipazione, sia per l’organizzazione della campagna informativa”. Il primo deterrente a questi numeri va ravvisato proprio nell’opzione inversa, motivata, senza ritegno, da un risparmio economico, “un risparmio – sottolinea Ricci – a spese, come si vede, della rappresentanza democratica dei 6,5 milioni di connazionali all’estero. Le responsabilità sono principalmente politiche, ma di certo il Ministero degli Esteri avrebbe dovuto assumere un ruolo diverso e cercare di far pesare sul mondo della politica le richieste, le osservazioni che da più di sei anni vanno ripetendo sia il mondo dell’associazionismo sia il CGIE”.

Alla luce di questi risultati, che ne sarà dei Comites, quale sarà il loro prossimo ‘volto’?

Secondo il Senatore Giacobbe, “i Comites anche se eletti da una bassa percentuale di aventi diritto al voto, possono e devono legittimamente svolgere le loro funzioni.

Dobbiamo respingere con forza qualsiasi tentativo di delegittimazione degli organismi di rappresentanza degli Italiani nel Mondo. Capiamo bene che non è possibile innescare un ragionamento del genere. Bisogna invece riflettere sul futuro affinché organismi legittimati dalla Costituzione e dalle leggi possano e debbanocoinvolgere sempre di piu’le nostre Comunita’ ed essere punti di riferimento territoriale”

Per concludere, un’altra domanda è legittima: che fine hanno fatto, come sono stati impiegati i 9 milioni di euro destinati a queste elezioni volute a tutti i costi, contro (quasi) tutti e tutto? Quanto è costata e a chi sono stati indirizzati i fondi per la campagna informativa?

(Fonte: Gente d’Italia del 9.11.2021)

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3. “ITALIAN LINKS”. Accordo tra la nostra Associazione e un’ importante istituzione scolastica italiana per offrire ai figli dei connazionali  emigrati e a tutti gli italodiscendenti la possibilita’di partecipare a corsi residenziali (in Italia) di Lingua e Cultura Italiana.

Grazie ad un accordo di collaborazione raggiunto  con il Comitato Toscano delle Scuole di Lingua e Cultura Italiana, nel comune desiderio di proporre ai nostri amici associati alcuni strumenti operativi atti a rafforzare la propria identità italiana, è con grande piacere che Vi mettiamo a conoscenza del 1° Corso di Lingua e Cultura Italiana denominato  “Italian Links“.

“ITALIAN LINKS” vuole essere il  Primo Corso di lingua e cultura italiana aperto agli italiani residenti all’estero, ai loro figli e ai discendenti degli emigrati italiani nel mondo.

“ITALIAN LINKS”  nasce per:

   –  rafforzare l’dentità, i legami personali e culturali tra i discendenti degli emigrati e la loro terra d’origine;

  –  sviluppare nei giovani partecipanti nuove competenze linguistiche e culturali in lingua italiana.

I partecipanti potranno così ritrovare ed approfondire la cultura, la storia, la lingua dei lontani parenti per consolidare la propria identità e, al contempo, affrontare una nuova esperienza  sociale, culturale ed anche  lavorativa per divenire i nuovi “Ambasciatori” di Italian Links nel mondo.

Per le informazioni sui corsi, sui costi e sugli sconti riservati ai nostri associati, gli interessati dovranno inviare una mail a: identit.itestero@libero.it  indicando: il proprio nome, cognome, data di nascita, studi effettuati, indirizzo di residenza e di posta elettronica, nonche’ l’intenzione di iscriversi ai corsi di “Italian Links”. Noi provvederemo a metterrvi in contatto con il Dott. Alessandro Borrani che, in qualità di Presidente del Comitato Toscano, assistera’ gli studenti per le iscrizioni.

Il corso della durata di 8 settimane (20 ore alle settimana dal Lunedì al Venerdi) sarà tenuto interamente in italiano e garantirà, agli studenti di origine italiana, uno sconto del 50% sui prezzi praticati correntemente dalla scuola.”Corso ITALIANO STANDARD 20  della durata di n. 8  settimane, ovvero mesi 2,  e di ore 20 ciascuna: da Lunedì a Venerdì, 4 ore al giorno con orario 8:30-12:30

Prezzo del corso: € 1.400 sconto del 50% per studenti con comprovate origini italiane: € 700,00.

E’ obbligatoria  la previa iscrizione alla nostra associazione  e il pagamento della quota sociale (€ 5,00), quale garanzia per ottenere lo sconto.                                                                           ***

4. Un aiuto per ottenere documentazione presso uffici italiani per i nostri connazionali all’estero 


HAI DIFFICOLTA’ A CONSEGUIRE I DOCUMENTI NECESSARI PER IL RICONOSCIMENTO DELLA CITTADINANZA ITALIANA PER DISCENDENZA? Su tutto il territorio italiano e’ possibile contattare il nostro amico, dott. Massimiliano Fabbri, il quale, dietro compenso anticipato CON TARIFFA AGEVOLATA per i nostri soci, si adoperera’ per il rilascio dei documenti necessari presso i Comuni italiani. Chi fosse realmente interessato, e’ pregato di scrivere 8eventualmente anche in lingua inglese o spagnola al seguente indirizzo di posta elettronica: massimilianofabbri@pec.it accompagnando la richiesta con nostra dichiarazione di iscrizione all’Associazione. In risposta il dott. Fabbri specifichera’ i tempi previsti per l’ottenimento della documentazione e le modalita’ di pagamento – anticipato – del compenso.
TARIFFARIO     – Pratica sul territorio italiano NON in convenzione: €. 200,00;     – Pratica sul territorio IN CONVENZIONE: €. 160,00 (-20%);     – Pratica NON sul territorio italiano NON in convenzione: €.220,00;     – Pratica NON sul territorio italiano IN CONVENZIONE: €. 200,00 (-9%).            

                                                                       *******************

AVVISI:
– Chiunque puo’ collaborare alla nostra newsletter, percio’ inviateci notizie, testimonianze, contributi  relativi alla tutela e diffusione della cultura italiana nel Mondo, scrivendo a: identit.itestero@libero.it
– Se pensate che altre persone tra i Vostri familiari o nella cerchia delle Vostre amicizie e conoscenze, possano essere interessate alla nostra newsletter, consigliategli di chiedercene l’invio GRATUITO, sempre scrivendo a: identit.itestero@libero.it
 – Se volete partecipare all’attivita’ della nostra Associazione, perche’ non iscrivervi? Compilate l’apposito modulo sul nostro sito www.identitaitalianiestero.it e speditelo.


  

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