Speciale Celebrazioni del 4 Novembre

Avevamo scritto (lo scorso 17 Ottobre) al  Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e al Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, per ricordare loro quanto era avvenuto durante la Prima Guerra Mondiale, da molti considerata anche come la IV Guerra d’Indipendenza, allorche’ decine e decine di migliaia di giovani, emigrati all’estero, accorsero al richiamo della Patria per combattere una guerra che aveva come scopo il completamento dell’Unita’ Nazionale . Si trattava di giovani emigrati in cerca di lavoro- quel lavoro che l’Italia non era in grado di offrire – o addirittura nati all’estero, che avrebbero potuto comodamente scegliere di non rispondere alla chiamata alle armi e invece risposero e si imbarcarono sui piroscafi dai porti delle Americhe, o salirono sui treni dai piu’ diversi Paesi d’Europa. Facevamo riferimento, nella nostra lettera al Ministro della Difesa,  ad una  foto scattata il  18 luglio 1915 nella quale veniva ritratto un folto gruppo di questi giovani che nel porto di Buenos Aires attendevano di imbarcarsi per l’Italia, e ad una lapide apposta  il 12 ottobre 1923 sulla parete esterna del Palazzo della Prefettura di Torino, per celebrare il sacrificio di quanti “accorsi dall’America Latina, caddero dal 1915 al 1918 intrepidamente pugnando nella Guerra d’Italia”.

Auspicavamo nelle nostre lettere che, “in occasione delle prossime Celebrazioni del 4 Novembre, Giornata delle Forze Armate e dell’Unita’ Nazionale, (Ella) voglia ricordare anche il sacrificio di quelle migliaia e migliaia di giovani che fecero una scelta difficile per affermare il proprio amor di Patria”. Non c’e’ dubbio che, anche sotto questo aspetto, la prima Guerra Mondiale e la sua vittoriosa conclusione abbiano rappresentato uno dei momenti piu’ alti di coesione nazionale nella breve storia del nostro stato unitario, come molti storici, fra tutti Gioacchino Volpe (16.2.1876 – 1.10.1971 e la sua opera “L’Italia in cammino” ult. edizione Donzelli, 2010), hanno riconosciuto. Anche quegli oltre 300.000 emigrati rientrati in Italia per rispondere all’appello della Patria, hanno contribuito a rendere piu unita e coesa la nostra giovane Nazione, e anche d per questo va loro reso omaggio.

Non sappiamo a tutt’oggi se le autorevoli personalita’ alle quali ci siamo rivolti abbiano o meno in animo di accogliere il nostro invito: lo sapremo con certezza tra poche ore, quando i vari telegiornali ci avranno informato dello svolgersi delle manifestazioni e potremo l’indomani leggere sui principali quotidiani le parti salienti dei discorsi delle varie Autorita’. Ci informeremo con attenzione e vi riferiremo in seguito.

Da parte nostra, pero’ e di questo possiamo dare informazione fin d’ora, ci piace riferire come, proseguendo quanto iniziato l’anno scorso, la nostra Associazione ricordera’ anche quest’anno il sacrificio di questi nostri lontani fratelli. Lo faremo con tre cerimonie che si terranno ad Alessandria e a Torino in Italia e nell’Isola di Tenerife in Spagna

La manifestazione di Torino.

A Torino, la prima capitale dello Stato Unitario, culla del Risorgimento, vedra’ i rappresentanti del nostro Comitato locale deporre un mazzo di fiori di fronte alla lapide apposta nel 1923 sul Palazzo della Prefettura di Torino in Piazza Castello. La breve cerimonia si terra’ il 4 Novembre alle ore 16. Ha assicurato la sua presenza l’Assessore Regionale con delega ai Piemontesi nel mondo, Maurizio Marrone.

La manifestazione di Alessandria.

Ad Alessandria, la citta’ che vide nel marzo del 1821 lo svolgersi dei primi moti risorgimentali e che tanto ha dato alla storia dell’unita’ nazionale italiana, sara’ davanti al centralissimo Monumento ai Caduti di tutte le Guerre situato nei Giardini della Stazione, che il locale comitato della nostra Associazione deporra’ un mazzo di fiori, alle ore 18 sempre del giorno 4 Novembre.

La manifestazione in Spagna (Tenerife).

In Spagna, nell’isola di Tenerife, la nostra Associazione in collaborazione con la sezione Spagna della Associazione Nazionale Sottufficiali (ANSI-Spagna),  fara’ celebrare una Santa Messa in suffragio dei Caduti di tutte le Guerre; nel corso della funzione religiosa che si svolgera’ nella Iglesia di san José, in Calle de La Cruz (Los Olivos) nel Comune di Adeje sabato 6 Novembre alle ore 19,00, una preghiera speciale  sara’ rivolta per i tanti giovani emigrati italiani caduti durante la Grande Guerra.

Auspichiamo in conclusione che chi ricevera’ questa nostra newsletter voglia il 4 novembre, anche se impossibilitato ad assistere alle celebrazioni ufficiali indette dalle nostre Autorita’ diplomatiche, voglia rivolgere un pensiero di gratitudine e di commosso ricordo per chi, pur avendo dovuto abbandonare il Paese natio, per sfuggire alla miseria, seppe sacrificare la appena raggiunta migliore condizione di vita, per tutelare gli interessi della Patria. Se possiamo ancora oggi dirci orgogliosi di essere Italiani, lo dobbiamo anche a Loro ed al Loro sacrificio.
   Il Presidente Aldo Rovito

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